Prima della scoperta dell’insulina nel 1921, la vita dei diabetici soprattutto di quelli con diabete di tipo 1 era estremamente difficile e, nella maggior parte dei casi, breve. L’aspettativa di vita era quindi di pochi mesi o al massimo un paio d’anni dopo la diagnosi.
E sapete perché i diabetici sopravvivevano? Perché bevevano tanta acqua!!!!!!!!! Ricordate che l’acqua è la nostra fonte di vita essenziale; i medici cercavano di prolungare la vita dei pazienti con diete ipocaloriche e povere di carboidrati, che in pratica li portavano quasi alla fame.
I protagonisti della scoperta dell’insulina
- Frederick Banting (medico canadese)
- Ebbe l’intuizione decisiva nel 1920: isolare l’insulina legando e bloccando una parte del pancreas per impedire che gli enzimi digestivi distruggessero l’ormone.
- Non era un ricercatore esperto, ma era determinato.
- Charles Best (studente di medicina)
- Collaborò con Banting come assistente. Insieme lavorarono per estrarre l’insulina da cani da laboratorio.
- John Macleod (professore all’Università di Toronto)
- Supervisionò l’esperimento, fornendo laboratorio, strumenti e animali.
- Inizialmente scettico, fu poi fondamentale nel guidare la ricerca.
- James Collip (biochimico)
- Fu incaricato di purificare l’estratto grezzo di insulina per poterlo usare negli esseri umani.
- La sua purificazione fu il passo decisivo per l’uso clinico.
Primo Paziente a ricevere INSULINA
Nel gennaio 1922, un ragazzo di 14 anni, Leonard Thompson, fu il primo paziente a ricevere insulina. La prima iniezione fu inefficace e provocò reazioni negative. Dopo la purificazione di Collip, la seconda iniezione salvò la vita di Leonard: la glicemia calò drasticamente e i sintomi migliorarono.
Per il diabetico tipo 1 l’insulina è un farmaco salva vita; per il diabetico tipo 2 all’ inizio c’è ancora circa un 50% di produzione; ma dopo 20 – 30 anni di diabete, specie se non ben controllato, anche il tipo 2 può esaurire questo bene prezioso.
L’ incubo di tutti i diabetici, specie i tipi 2, è quello di iniziare la terapia con insulina perché hanno:
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Paura degli aghi
Molti associano l’insulina alle iniezioni quotidiane, e per chi non ha mai fatto un’iniezione a sé stesso può sembrare qualcosa di traumatico.
In realtà: Gli aghi moderni sono sottilissimi (quasi impercettibili). Le penne insuliniche sono molto semplici da usare. La maggior parte delle persone si abitua rapidamente e non sente quasi nulla.
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Timore di “essere peggiorati”
Quando il medico prescrive l’insulina, alcuni pensano: “Vuol dire che il mio diabete è fuori controllo, che sto peggiorando.”
Ma la verità è:
- L’insulina non è un fallimento, è solo un altro strumento.
- Per il diabete di tipo 1 è necessaria fin dall’inizio.
- Per il tipo 2, a volte è l’unico modo per tenere sotto controllo la glicemia quando i farmaci orali non bastano più.
L’obbligo della routine
L’insulina va fatta a orari precisi, seguendo schemi alimentari e attività controllate.
Questo può far sentire la persona “legata” o prigioniera della malattia. Non è facile vivere spontaneamente quando tutto deve essere pianificato.
Il sentirsi diversi
Chi prende insulina può sentirsi diverso dagli altri, specie se deve fare la puntura in pubblico, o al lavoro a a scuola. Alcuni provano vergogna o imbarazzo, anche se non dovrebbero.
Il peso mentale costante
Il diabete richiede attenzione continua: misurare la glicemia, pensare a cosa si mangia, controllare i sintomi. Tutto questo può causare stanchezza mentale, chiamata anche “diabetes burnout”.
Il bisogno di comprensione
Spesso chi sta attorno a una persona con diabete non capisce davvero quanto sia difficile.
Questo può portare a sentirsi soli, anche se si è circondati da gente.
Idee sbagliate o miti
Frasi come:
- “Chi inizia l’insulina poi muore presto.” L’insulina salva vite, non le accorcia.
- “L’insulina fa ingrassare.” Può causare un po’ di aumento di peso solo all’inizio, ma si gestisce facilmente con dieta e movimento.
- “Crea dipendenza.” Non crea dipendenza: è un ormone naturale che manca o è insufficiente.
Paura delle ipoglicemie
L’insulina può causare ipoglicemia se si sbaglia il dosaggio o si salta un pasto.
Ma oggi: Ci sono sensori glicemici continui che avvisano in tempo reale. Le insuline moderne sono più stabili e prevedibili. Nuove terapie, come l’insulina settimanale o le future pillole, possono alleggerire questo peso. Meno iniezioni, più libertà, meno pensieri quotidiani.
Una grande novità nel trattamento del diabete arriva nel 2024: l’approvazione da parte dell’Agenzia Europea dei Medicinali (EMA) della prima insulina settimanale al mondo, chiamata Awiqli . Questa insulina è un analogo dell’insulina basale, progettato per essere somministrato una sola volta alla settimana.
Le due nuove insuline settimanali:
- Awiqli® (Icodec) – prodotta da Novo Nordisk
- Efsitora alfa (LY3209590) – sviluppata da Eli Lilly
Cos’hanno di speciale?
Entrambe sono insuline basali cioè servono a mantenere la glicemia stabile durante il giorno e la notte. La novità è che si fanno solo una volta alla settimana, invece che ogni giorno.
💉 1. Awiqli® (Insulina icodec)
- Già approvata in Europa nel 2024
- Si fa una volta alla settimana con una penna
- Efficace per abbassare la glicemia nel diabete tipo 2
- Sta mostrando risultati promettenti anche nel tipo 1 (ma va valutato con il medico)
- Vantaggi per i pazienti:
- Solo 52 iniezioni all’anno, invece di 365
- Più comodità e meno stress
- Meno dimenticanze = più controllo sulla glicemia
💉 2. Efsitora alfa (Insulina Lilly)
- Ancora in fase di approvazione (arriverà probabilmente nel 2025)
- Anche questa si fa una volta alla settimana
- Ha mostrato di funzionare altrettanto bene rispetto alle insuline quotidiane nei test clinici
- Vantaggi per i pazienti:
- Settimane più libere da aghi
- Meno probabilità di saltare una dose
- Buon controllo della glicemia
❤️ Perché è una buona notizia?
Perché rende la vita più semplice a chi vive con il diabete:
- Meno punture
- Meno complicazioni
- Migliore qualità della vita
- Più facile seguire la terapia nel lungo termine
🧪 Cosa dicono gli studi?
- Awiqli ha mostrato stessi risultati o migliori nel controllo della glicemia rispetto a Tresiba o Lantusc o Toujeo o Abasaglar
- Efsitora ha dimostrato risultati paragonabili alle insuline Lente giornaliere con anche una buona stabilità nei valori di glicemia durante la settimana.
🗣️ Quando può essere utile passare a una settimanale?
Potrebbe essere una buona scelta per chi:
- Si dimentica spesso di fare l’insulina
- Ha una vita piena o disorganizzata
- Vuole meno aghi
- Ha bisogno di semplificare la gestione del diabete
- È all’inizio della terapia insulinica e ha paura delle iniezioni quotidiane
⚠️ Attenzione però:
- Non è per tutti. Il medico valuta il tuo tipo di diabete, il controllo glicemico e altri fattori.
- Se prendi altra insulina per i pasti (rapida), quella va ancora fatta tutti i giorni.
- Il passaggio va programmato con attenzione per evitare squilibri
Nel prossimo articolo, l’argomento trattato sarà l’ipertiroidismo, con un focus sui sintomi, le cause e le possibili terapie.